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I misteriosi ipogei di Agrigento

2020-12-11 13:06

Ludum Science Center

Scienza e storia, costruzioni,

I misteriosi ipogei di Agrigento

Un ipogeo (hypógheios) è una costruzione sotterranea di interesse storico e antropologico, realizzata interamente dall'uomo

Un ipogeo (hypógheios) è una costruzione sotterranea di interesse storico e antropologico, realizzata interamente dall'uomo o come riadattamento di cavità naturali.

Antiche cisterne alte come Cattedrali, antichi acquedotti scavati nel tufo, vecchie grotte adattate a cantine, torchi, granai e forni, sotterranei di palazzi e fondamenta delle Chiese rupestri. Nonché ossari, simboli e bassorilievi si svelano misteriosi alla luce delle torce , pieni di fascino e mistero.

La città di Agrigento, grazie alla sua millenaria storia, presenta un patrimonio sotterraneo di notevolissimo interesse, costituito da cavità artificiali che localmente sono conosciute come gli “Ipogei di Agrigento”: sono essenzialmente strutture cunicolari scavate , in periodi diversi, nella stessa roccia con la quale sono stati edificati i monumenti della città e buona parte del suo centro storico: cavità , pozzi e grandi cameroni scavati nella calcarenite giallastra al di sotto dell’antico centro di Akragas e sotto lo splendido paesaggio della Valle dei templi .

Le fonti storiche fanno risalire al 480 a.C. il periodo in cui vennero iniziati i lavori di realizzazione di queste strutture ipogee, ossia quando nell’antica Akragas giunsero, dopo la battaglia di Imera, un elevatissimo numero di schiavi cartaginesi impiegati nei lavori più massacranti quali appunto il taglio delle pietre e la costruzione dei condotti sotterranei.

Alcuni ipogei, come quelli presenti nella zona del Santuario Rupestre di Demetra ed altri ancora presenti nel centro storico, si pensa siano stati realizzati in epoche addirittura precedenti.

La maggior parte di queste cavità, per tipologia, ubicazione e sviluppo planimetrico, furono realizzate per assolvere all’atavico fabbisogno di acqua, tipico delle nostre terre: altre cavità, caratterizzate dalla forma spiccatamente tronco-conica, vennero sfruttate per immagazzinare derrate alimentari mentre altre come vere e proprie cave sotterranee di calcarenite.

A questa ultima tipologia è assimilabile la più imponente cavità presente nel sottosuolo agrigentino, l’”ipogeo del Purgatorio” o “Labirinto”, così chiamato per le particolari geometrie che caratterizzano questo sistema che consta di ambienti scavati secondo il sistema “a camere e pilastri”.

Molti sono i casi in cui da una originaria tipologia si passava, con ulteriori riadattamenti, ad una tipologia diversa in periodi successivi. Queste cavità vennero massicciamente rivalutate durante il periodo bellico della seconda guerra mondiale, quando durante i bombardamenti vennero sfruttate come rifugi, soprattutto durante le incursioni aeree.

A custodire uno degli ingressi del più misterioso degli ipogei agrigentini dorme da oltre 150 anni il Leone di Piazza del Purgatorio, disteso pigramente sul pilastro che sormonta due colonne cilindriche che compongono il fregio del misterioso accesso.

E dorme anche il mistero dell’intera costruzione, perché critici d’arte e storici pochissimo ci hanno tramandato. Si sa soltanto che l'ingresso fu aperto per la prima volta nel 1860, anno del Risorgimento, ad opera di un tale Alaimo, ingegnere agrigentino.

Da questo misterioso ingresso partono cunicoli e stanzoni , frane ne ostruiscono buona parte secondo leggenda antica si narra che......

Il terribile Re Falaride nascose in una grotta sottoterra da cui si accede proprio da questa porta, tutti i suoi averi e che questi giacciono ancora al sicuro poiché nessuno riuscì mai a recuperarli.

E l’impresa, d’altronde, non sembra molto facile. Si dice infatti che il ritrovamento di tale tesoro possa essere soltanto il frutto dell’esplorazione di tre persone che, con lo stesso nome, decidono di addentrarsi nel sottosuolo.

Tutto questo però esclusivamente se si incontrano casualmente all’ingresso del tunnel e solo dopo la mezzanotte.

Noi non sappiamo se esiste veramente il tesoro ma sappiamo , che appena le condizioni lo permetteranno potrete visitare gli ipogei , grazie a diverse associazioni che si occupano delle visite che troverete facilmente in rete.

Fonti : agrigentosotterranea. it ; belarm. it ; wikipedia. com ; agrigentoierieoggi. it .

 

 

 

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