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La Luna di Sicilia

2020-12-15 14:59

Ludum Science Center

Curiosità scientifiche,

La Luna di Sicilia

La Luna nella fantasia popolare siciliana non è sempre lo stesso corpo si distrugge e si forma nuovamente ogni mese.

La Luna nella fantasia popolare siciliana non è sempre lo stesso corpo si distrugge e si forma nuovamente ogni mese, distruzione e formazione che chiamiamo fari e sfari di Luna.

All'innovazione lunare si attribuiscono varie influenze: come quella di far nascere funghi e asparagi, di far germogliare i fiori dei pomodori, e il mal di Luna, ossia la licantropia, che colpisce gli uomini concepiti in questo tempo.

La leggenda racconta la nascita della luna presso un mitica fornaia.

Non è casuale che il pane, assieme al vino, prodotti essenziali di nutrimento, debbano la loro origine alla luna, vista dai contadini come dispensatrice di provvidenza, ricchezza e felicità.

Per gli antichi era la più grande divinità cosmica dopo il sole e fin dai primi popoli agricoltori fu oggetto di culti mitologici, e punto di riferimento per conoscere il tempo.

Un'antica leggenda siciliana racconta che la Luna era sorella del Sole, che questo se ne invaghì e la sedusse, e la madre, fornaia, saputo il fatto, le diede con lo spazzaforno sulla faccia, onde le macchie lunari, condannando i due incestuosi figli ad errare perpetuamente nel cielo ed a rimanere l'uno privo di moglie, l'altra priva del marito.

Si dice anche, che per la vergogna la Luna si presenta una volta sola ogni mese in tutta la pienezza della sua faccia, e che le rimase in cuore un odio implacabile per il fratello: ragione questa per la quale ogni volta che s'incontrano, si accapigliano.

Non occorre dire che per secoli si è creduto che i pazzi e gli epilettici fossero invasi dagli spiriti maligni, e che buona parte delle malattie non avevano un origine naturale, ma fossero l'effetto di sortilegi e magie. Per vincere tali malattie si rincorreva a pratiche in cui le scienze occulte più o meno intervenivano.

Esisteva pure una figura di mavara addetta ad eliminare le mavarie , un misto tra medicina naturale e strega bianca che a mezzanotte precisa parlava con la Luna.

Dalla Luna ricavava la notizia se si era di fronte ad una fattura o ad una malattia mandata da Dio o a un fatto naturale.

Nell'affermativa di fattura, essa vedrà, mediante la Luna, se sia venuta dalla montagna o dalla marina: nozione indispensabile per venire alla ricerca di chi aveva operato quel maleficio. Avvenuta la scoperta, si faceva lo scongiuro invocando l'acqua e il sale.

Tipicamente lunari sono il numero sette (sottomultiplo di vent'otto, i giorni del mese lunare) e il numero tre, che simboleggia Luna piena, nuova e mezzaluna: spesso infatti le Dee Madri sono adorate in forma trinitaria e lunare è il triscele simbolo della Sicilia .

Ci sono dalle 12 alle 13 lune nuove durante l'anno ogni anno cadono in date diverse. In alcune tradizioni, sono stati dati diversi nomi a seconda del mese in cui la luna piena cade

Luna del lupo, gennaio

Luna del ghiaccio, febbraio

Luna del seme, marzo

Luna delle gemme, aprile

Luna del fiore, maggio

Luna del miele, giugno

Luna del raccolto, luglio

Luna del grano, agosto

Luna della vendemmia, settembre

Luna delle foglie, ottobre

Luna della neve, novembre

Luna fredda, dicembre

La eventuale tredicesima luna, viene detta "Luna blu", considerata da alcuni la più potente nell'arco di un anno solare; infatti è la seconda luna piena che si verifica all'interno di un mese, capita solo una volta ogni 3-5 anni.

Infine, la Luna è stata anche fonte di ispirazione per i nostri letterati; Batà è un personaggio delle celebri Novelle per un anno di Luigi Pirandello.

Nel romanzo Lunaria di Vincenzo Consolo il protagonista è un viceré malinconico e misantropo, afflitto dall'esuberanza della moglie, "costretto" a vivere in una Palermo settecentesca solare e violenta di cui è l'unico a vedere la reale decadenza, obbligato a rappresentare un potere in cui non crede. Questo personaggio lunatico una notte sogna la caduta della luna. E la Luna cade davvero, in una contrada del vicereame, gettando scompiglio tra i contadini ma ancor più tra gli accademici chiamati a spiegare il prodigio con la loro povera scienza.

A dire il vero la in realtà la distanza tra la Luna e la Terra aumenta di 3,8 cm l'anno. Quindi il pericolo di una caduta sulla terra è scongiurato.

 

Fonti nastasicilia. blogspot. com

 

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